Chiedo scusa per il titolo, che assomiglia a quelli pseudointelligenti (e quasi sempre sciocchi) che fa tutti i giorni il Manifesto. Mi è venuto di getto e, benché mi vergogni un po’ del giochino di parole, ho decisso di lasciarlo per stemperare con una battuta da quattro soldi il contenuto di un post molto amaro.
Non mi pare sia arrivata l’auspicata (ma improbabile) smentita: dunque le meritorie indiscrezioni giornalistiche dei giorni scorsi devono considerarsi vere: il cosiddetto atto di affidamento alla Madonna del 1 maggio scorso, al santuario di Caravaggio, era una fiction. Tanti buoni fedeli hanno assistito ad una trasmissione televisiva ritenendo di unirsi spiritualmente nella preghiera ad un atto che si compiva, sia pure a distanza, in quel momento davanti a loro. Invece non era così: ciò che credevano di vedere “in diretta” era stato fatto qualche giorno prima e registrato. Né più né meno…
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