Ieri, sentendo tanto parlare di Santa Sofia (persino il papa ha detto di essere addolorato), non so perché mi è venuta in mente la cattedrale di Cordova. Mi sono subito recato al tempio (informatico) per consultare l’oracolo, ho digitato la formula «cattedrale di Cordova» e l’immediato responso della Wiki-Pizia è stato: «Grande moschea di Cordova». Sdeng! Prendi su e porta a casa. L’amara ironia del verdetto mi ha amaramente divertito, ma mi ha anche fatto riflettere.
Immagino che i lettori conoscano un pochino la storia di quell’edificio, che la Wiki-Pizia definisce in questi termini: «La grande moschea di Cordova, oggi cattedrale dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima in Cordova, è una delle principali espressioni dell’arte arabo-islamica e dell’architettura gotica e rinascimentale dell’Andalusia». Presumo anche che la conoscano pressappoco così: c’era una volta questa bellissima moschea, costruita dai musulmani dopo l’occupazione di Cordoba (fine dell’VIII secolo) e poi ampliata e…
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