Il governo comunista cinese ha combinato il suo sistema di “track and trace” del coronavirus con il famigerato punteggio di credito sociale del paese.

Come spiega Joshua Philipp di Epoch Times, i timori che il nuovo sistema di sorveglianza COVID venga utilizzato per il “monitoraggio sociale totalitario” si stanno realizzando in Cina.
“Il governo locale della provincia cinese di Jiangsu ha lanciato un nuovo sistema di controllo sociale che combina il programma sanitario del PCC con il sistema di credito sociale”, ha riferito Philipp.
Il nuovo sistema classifica ogni cittadino tramite un “punteggio di civiltà” e quindi lo colloca in una categoria che determina se ottengono un accesso prioritario ai servizi o sono puniti e limitati.
Il nuovo sistema rappresenta un’espansione del punteggio di credito sociale ed è in fase di implementazione iniziale nella città di Suzhou e si applicherà a chiunque abbia più di 18 anni.
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