È stata notata, da qualche osservatore più attento, la sorprendente scarsità (quantitativa e qualitativa) di celebrazioni (il che vuol dire anche di commemorazione, cioè di esercizio di memoria) del 20 settembre 1870.
Eppure ce ne sarebbe di roba da pompare: Roma capitale, l’Italia unita, la fine del potere temporale della chiesa … e 150 anni sono un anniversario abbastanza tondo da ingolosire i cultori di questo genere di manifestazioni.
Forse l’Italia è ormai troppo decrepita persino per aver voglia di rievocare le sue “imprese” giovanili; forse la chiesa di oggi è troppo smemorata per essere in grado di riflettere criticamente sul suo passato. Non saprei.
Comunque mi pare che questa ricorrenza una minima considerazione la meriti. Non c’è dubbio che per la chiesa è stato un bene perdere il potere temporale, benché ciò sia avvenuto – come non di rado, per ironia divina, succede nella storia – ad opera di…
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