La Francia, l’Europa e il cristianesimo hanno un problema che non si vuole nominare: Islam. Tre cristiani decapitati in cattedrale a Nizza, attacchi a Lione, Avignone e Gedda per quello che è stato l’11 settembre francese: così la sharia è già legge. Eppure la tragedia di ieri era stata ampiamente prevista: il ministro degli Interni aveva appena denunciato 8000 radicalizzati pronti ad attaccare col coltello. In quattro anni, 61 attentati sventati e 34 riusciti negli ultimi due anni. Sono le cifre di una guerra, ma le istituzioni europee reagiscono con contraddizioni, debolezze e la ridicolaggine del “doppio discorso” per non offendere nessuno (Lorenzo Formicola, La NuovaBQ, 30-10-2020).
Negli attentati c’è anche la responsabilità dell’Italia. L’attentatore, infatti, era arrivato a Lampedusa il 20 settembre scorso il tunisino responsabile dell’attentato di Nizza: ordinato di lasciare l’Italia, è poi arrivato in Francia. È l’ennesimo terrorista libero di girare per l’Europa…
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