Tutti, quando c’è in gioco qualcosa che gli interessa, si muovono e si danno da fare. I princìpi e i valori son cose belle, chi lo nega; ma ciò che spinge veramente ad agire sono gli interessi. La parola interesse pare brutta agli idealisti, ma se un principio o un valore non diventano un “interesse”, essi nel mondo reale non contanno nulla. Tra chi ha, in proprio, un interesse per qualcosa e chi invece è solo teoricamente ben disposto verso l’interesse altrui la relazione non può che essere asimmetrica. Uno “ci tiene” e l’altro molto meno. Funziona un po’ così anche nel Purgatorio, e la prima scena del canto VI è costruita appunto su questa asimmetria, resa magnificamente dalla vivacissima similitudine dei vv. 1-9 («Quando si parte il gioco de la zara» eccetera). Un colorato e quasi festoso quadro di vita cittadina medievale, in cui una folla di…
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