Arrivati a questo punto, in ogni aula liceale d’Italia viene immancabilmente ripetuto che “Dante dedica il VI canto di ogni cantica al tema politico, parlando di Firenze nel VI dell’Inferno, dell’Italia qui nel VI del Purgatorio e dell’impero nel VI del Paradiso”. Notizia forse non falsa ma talmente superficiale e approssimativa da risultare irrilevante, come quelle curiosità che tanto piacciono alle guide turistiche e che si imprimono indelebilmente nella mente dei “turisti organizzati” (la piazza più grande o il quadro più piccolo del mondo, il quadro che ti segue con lo sguardo o il punto in cui si ha quella famosa illusione ottica, eccetera). In realtà, non ha molto senso dire che il sesto canto è sempre dedicato alla politica, dato che di politica nella Commedia si parla un po’ dappertutto; quanto al sesto del Purgatorio, poi, Dante vi tratta di Firenze quanto (se non di più) dell’Italia; ma soprattutto…
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