“Gli accademici non possono parlare liberamente dei temi principali della loro giornata, inclusi razza, sesso, risultati delle elezioni, delle loro opinioni sulla religione o sulla discriminazione stessa per paura di sentenze che portano a un’eventuale punizione o censura”

Uno studio condotto da Civitas, un importante think tank focalizzato sull’istruzione, ha scoperto che la libertà di parola nelle principali università del mondo viene erosa a un ritmo allarmante a causa dell’aumento della “cultura della cancellazione”.
Lo studio ha rilevato che negli ultimi tre anni oltre il 68% delle università del Regno Unito ha visto la libertà di parola fortemente limitata, con gli accademici incapaci di discutere in modo significativo le sfumature di questioni come razza e genere.
Il rapporto rileva che le università tra cui Oxford, Cambridge e St Andrews, tre delle istituzioni più importanti al mondo, sono tra quelle che sono cadute nella categoria “rossa” per la libertà di…
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