La Santa che combatté per Roma…. a differenza degli “novatori e rivoluzionari” che hanno remato sempre “contro Roma”, contro il papato…
Una donna umile e analfabeta riuscì là, dove molto uomini di cultura avevano fallito e, ben duecento anni prima del protestantesimo di Lutero, Ella seppe – osiamo dire profeticamente – porre le basi teologiche sulla vera obbedienza al Papa ed alla Chiesa.
Le lettere, che la mistica scriveva al Papa in nome di Dio, sono infuocate, documenti di una realtà che impegna cielo e terra. Lo stile cateriniano, sgorga da sé, per necessità interiore. Viene definita «Delicatissima donna, questo gigante della volontà; dolcissima figlia e sorella, questo rude ammonitore di Pontefici e di re; i rimproveri e le minacce che ella osa fulminare sono compenetrati di affetto inesausto» (G. Papàsogli, Caterina da Siena, Fabbri Editori RCS, Milano 2001, p. 201). Usa espressioni tonanti, invitando alla virilità delle scelte…
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