Per come la sappiamo noi – ma il fatto che non siano giunte forti e convincenti smentite è già di per sé indicativo ed inquietante – la vicenda si sarebbe svolta così. Un ragazzo di diciotto anni, studente in una scuola superiore di Fano, si è rifiutato di indossare la mascherina in classe e per protesta si è incatenato al banco. Il sindaco di Fano ha disposto per lui il Trattamento Sanitario Obbligatorio e il ragazzo è stato immediatamente prelevato da scuola e coattivamente rinchiuso nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Pesaro, dove resterà presumibilmente fino a mercoledì prossimo, quando scade il limite di sette giorni previsto dalla legge.
Sia ben chiaro: qui non è in questione il torto o la ragione della sua protesta, ma esclusivamente il modo con cui l’autorità pubblica, scolastica prima, sanitaria (il T.S.O. deve essere avallato da due medici) e politica poi, hanno trattato questo ragazzo…
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