Alla luce dell’Assunzione di Maria Vergine lo si vede meglio: per noi cristiani, nulla di ciò che riguarda il corpo è banale. Se oggi contempliamo il corpo glorioso della Madre di Dio, preservato dalla corruzione della morte, è anche per ricordarci che la carne dell’uomo, per Dio, è (destinata ad essere) «gloriosa e santa», come dice Dante con una iunctura poetica di inarrivabile forza. Quella carne che il Figlio non ha disdegnato di assumere, dal grembo di Maria.
Nei giorni scorsi qui si è scritto di sesso (il 12 agosto) e di vaccini (ieri). Rileggo ciò che ho scritto nella festa dell’Assunzione e lo capisco meglio. C’è un legame, nascosto ma reale; come un sottofondo oscuro che occulta la radice di tanti nostri errori: la banalizzazione del corpo. Non è mai banale “fare sesso” (come banalmente si dice); non è mai banale farsi inoculare qualcosa; ma non è…
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