San Giovanni apostolo ed evangelista
(Settima puntata-FINE)
Terza parte
(XXII, 1-21)
Nei primi cinque versi del capitolo XXII l’Apostolo continua a descrivere la Gerusalemme celeste: “Mi mostrò un fiume di acqua viva, limpido come il cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello” (v. 1). Questo fiume di acqua viva, che fa allusione al fiume del paradiso terrestre (Gen., II, 10), è la grazia santificante dei santi della terra che si trasforma in gloria eterna nei santi del paradiso. Esso rappresenta anche l’abbondanza della felicità di cui godono i beati, che sono ammessi alla visione beatifica di Dio.
Questo fiume nasce dal trono che Dio Padre e Dio Figlio hanno in comune, essendo consustanziali (v. 1).
“Nel mezzo della sua piazza e da ambe le parti del fiume vi era l’albero della vita” (v. 2): nel bel mezzo della piazza del paradiso si trova l’albero della vita. Anche qui…
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